mercoledì 8 dicembre 2010

"andremo vedendo", disse il cieco




comparse e figuranti

Ho seguito in questi giorni, mio malgrado, i “conati” di rivolta verso i tagli alla spesa per la Cultura. Siamo in un paese dove molti sono stati abituati a vivere parassitariamente sulle spalle degli altri e quindi anche codesti “conati” hanno una loro giustificazione storica. A farla breve, anzi telegrafica.

Mi domando, con una certa preoccupazione, cosa succederà a tanti giullari televisivi che ogni sera ci intrattengono con la loro satira, ormai arcilogora se non addirittura grottesca, su Berlusconi, allorquando costui uscirà di scena. Perché prima o poi anche lui uscirà di scena. Mi auguro, seppure con qualche timore che non possa avverarsi, che anche costoro escano di scena.

Si diceva un tempo, riferendosi a certi paradossi: “anche le querce fanno limoni”. Solo quattro decenni fa gli studenti scendevano in piazza per “lottare” contro i “baroni”. Era il ’68. Oggi invece scendono i piazza per difendere i privilegi dei “baroni”, che tengono per le palle gli studenti i “precari” e i ricercatori. Già, ricercatori. Molti di questi alla ricerca “parassitaria” di un nulla, in un sistema di “sistemazioni” a catena in corsi di laurea ed istituzioni inutili che servono solo ad alimentare un moloc fatto di posti e clientele.

La stampa e la tv fanno a gara a tratteggiare il ritratto di Berlusconi. Lo raffigurano in tutte le pose. Nessuno che prenda la briga di raffigurare adeguatamente Casini, Rutelli e Fini. Vere e proprie comparse. Figuranti. Certo un nulla in confronto al cavaliere. Rispetto a loro ne sorte come un vero Titano. Ed è pure basso.

Hanno smesso di parlare della casa di Montecarlo. Si sono dimenticati del Tulliani. Nessuno che si sia preso la briga di interessarsi al primo contratto, quello con cui AN cedeva l’immobile ad una società offshore. Perché non tentare di risalire a chi si celava dietro codesta società?

Un tempo si diceva: “tanti nemici tanto onore”. Qualcuno mi insegnò che nobilitare l’avversario rendeva più nobile me e la mia battaglia. Certo con Bersani che sale sui tetti…

Fin tanto che un popolo sopporterà di vedere, ma anche intravedere, la Dandini… Il cavaliere continuerà a vincere, anzi stravincere. Peccato che sia già vecchiotto.

Le Coop hanno introdotto il lettore ottico per velocizzare le procedure di acquisto (e ridurre il numero delle cassiere). Poi hanno introdotto le casse automatiche, per velocizzare il servizio alla clientela (e ridurre ulteriormente il numero delle cassiere). Ma la Coop è di sinistra, anzi ha origini comuniste. E’ perciò, notoriamente, dalla parte dei lavoratori. Certo non dalla parte del profitto. Anzi, rammentate? Lavorare meno per lavorare tutti.

b.s.

San Martino, 8 dicembre 2010 (Immacolata concezione)

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