lunedì 16 febbraio 2009

Aspettando De Mita



Ho qui davanti a me i Proverbi Toscani raccolti da Giuseppe Giusti. L’ho sfogliato anche ieri, ma non ho trovato quello che cercavo. Non c’è! Devo ricorrere quindi alla memoria.
Si dice: Quando popolo mormora se non è gatta nera certo sarà bigia! Ma io non credo nei mormorii: per me, com’è giusto che debba essere, perché una colpa sia certa si deve attendere l’ultimo grado di giudizio.
Si dice ancora: Non c’è fumo senza arrosto! Certo si dirà, ma una cosa è che l’arrosto sia un bel porcellino, altra cosa che siano stoppie, ovvero un bel fuoco di paglia. Perciò non mi fido punto del fumo! Ma continuano, insistenti: Voce di popolo, voce di Dio! E mi vien da pensare, ma codesto Dio, non fu proprio inventato ad inganno del popolo? (Lo diceva anche nonno Marx!)
Insomma, si sarà capito: sono garantista; non mi fido e non mi piacciono i processi sommari; non mi piace punto il “dagli all’untore”, in specie dove tutti dicono: “son tutti ladri”, eppoi si mettono a rincorrerne uno solo, per linciarlo, perché anche gli altri mascalzoni han gridato: “E’ un ladro! Dagli, quello è un ladro!”
Insomma da ultimo può andare a finire come quella volta, che in croce ci misero il povero Cristo e il mascalzone Barabba fu libero. Succede quasi sempre così. Il popolo,... il popolo! (C...! Ora che ci ripenso: è quello stesso popolo che sta ad ore incollato davanti alla tv... insomma: la De Filippi, il Grande Fratello, le Soap....)
Epperò, rammento che codesto signore, il Mastella, stava insieme a Casini col Berlusconi: e girava per comizi dicendo un gran male degli altri; poi, dopo un po’ passò di là, dicendo un gran male di Berlusconi e dei suoi; ora, va bene che di là non l’hanno amato come dovevano,... va bene che lo guardavano come quando ci si guarda la suola dopo aver pestato una m...; va bene che Di Pietro non lo poteva vedere... che voleva lui il suo posto... Ma insomma per risposta ha sbattuto il suo amico (Prodi, intendo) fuor dalla scena, a costo di andarci anche lui, come poi è successo. Crepi Sansone e tutti i Filistei!
Finalmente! s’è pensato. Ce ne siamo liberati! Che sollievo! E invece no, qualche volta ritornano. In barba al mormorar di popolo, in barba al buon senso, all’opportunità (mica che il poverino abbia fatto di più e peggio di altri), che forse richiedeva di lasciar perdere, perché le ragioni che non lo fecero ricandidare col centro destra l’altra volta (alludo alle ultime politiche), salvo il proscioglimento in istruttoria, son tutte lì, ed in politica, dove si va a chiedere il voto del popolo: dei suoi umori, del suo sentimento e del suo mormorare si deve tenere conto, giusto o sbagliato che sia.
Eppoi, diciamocelo: quale progetto politico ha questo signore? Quello della farfalletta, che si posa su tutti i fiori? Quello del moscone, che si posa su tutte le m...? O pensa di essere un non so chi, un tale insomma che deve esserci per forza, assolutamente indispensabile per i destini della Nazione?
E gli altri, che politici sono: e che si fa, si prende per buono uno che tradisce, uno che da domani magari ti ricatta rialzando il prezzio della propria fedeltà? E che si fa, si è scaricato Casini per raccattare Mastella? Non capisco, scusate ma non capisco!
Si dirà: ma come non capisci! La vuoi la Campania? Ebbene allora do ut des, in cambio devi prenderti il “pacco”, insomma devi mandare il Mastella in europa, e magari assieme a lui anche qualcuno dei suoi “compari” di partito, che sennò, con lo sbarramento (che peraltro avevi messo proprio per tagliare fuori certa gente), questa gente non ce la farà a passare. Insomma: qualcuno dei tuoi (che magari da anni sta lavorando seriamente, pulito, onesto, giovane, bello, abbronzato anche, ma indigeno pure...) dovrà starsene a casa per far posto a Mastella. Ebbene?...
E sì! Così vanno le cose. Speriamo almeno che il giorno delle elezioni sia una bella giornata. Io potrei per esempio fare una capatina in Liguria, o meglio, se posso: Montalcino! A bere un buon bicchiere alla mia e alla vostra salute.

Bruno Stepic

San Martino, 16 febbraio 2009

Le belle foto che si riproducono sono di Luciana Bartolini

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