martedì 20 gennaio 2009

A cena con la volpe...

Roma, 19 gen - ''Non c'e' nessuna difficolta' nel quadro del Pdl, i congressi sono gia' fissati, la nascita del nuovo partito ci sara' e noi saremo non solo dentro ma profondamente protagonisti. Vogliamo che ci siano regole e pari opportunita' per tutti''. Cosi' il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si e' espresso in merito al percorso che sta portando Alleanza Nazionale e Forza Italia ad unirsi nel Pdl.

Dal Sito ufficiale di Alleanza Nazionale:


PDL: RONCHI, NO A PARTITO LEGGERO. SERVE PIU' DIALETTICA INTERNA
Intervista sul Corriere della Sera del ministro per le Politiche comunitarie

Ad An «non interessa un nuovo partito che sia un mero contenitore, un'operazione di marketing politico», non ci sta a «costruire una Forza Italia più grande, non siamo succubi di nessuno», e chiede risposte a domande che risposte ancora non hanno: «Dove sono i luoghi di discussione, quali le regole e le strutture, e dov'è soprattutto la dialettica interna che porta al progetto di un grande partito moderato che deve aver chiara la sua ricetta di rivoluzione su giustizia, lavoro, diritti civili, sussidiarietà, ambiente, politica internazionale?». Se lo chiede Andrea Ronchi, ministro per le Politiche comunitarie nonché uomo tra i più vicini a Gianfranco Fini. Che difende a spada tratta: «Chi gli attribuisce disegni e ambizioni personali offende la propria intelligenza». E che si rivolge direttamente a Berlusconi: «E' un momento critico, ed è l'ora della chiarezza: è il premier che deve darci risposte».


PDL: LA RUSSA, SERVONO REGOLE PRECISE
"L'ipotesi più probabile per il congresso fondativo del Pdl è il 27 marzo, che evoca anche la prima vittoria elettorale del 1994". Lo ha detto il reggente di An Ignazio La Russa, al termine dell'esecutivo del partito. Per quanto riguarda Alleanza nazionale, il congresso che deciderà sulla confluenza nel nuovo soggetto si dovrebbe tenere il week end precedente.Sul processo di avvicinamento al Pdl, La Russa ha sottolineato che "vi è ancora una dialettica poiché il nuovo soggetto dovrà avere regole precise sulle modalità di scelta della classe dirigente e sulle decisioni politiche...



stiamo freschi! Alleanza Nazionale, in fase “terminale”, ovvero sotto la tenda ad ossigeno, dato che, probabilmente – dice La Russa – il congresso “fondativo” si terrà il 27 marzo prossimo,... e intanto – dico intanto – il Ministro Ronchi, già portavoce di A.N. si domanda: «Dove sono i luoghi di discussione, quali le regole e le strutture, e dov'è soprattutto la dialettica interna che porta al progetto di un grande partito moderato che deve aver chiara la sua ricetta di rivoluzione su giustizia, lavoro, diritti civili, sussidiarietà, ambiente, politica internazionale?»... E stiamo freschi! Che classe dirigente! Ora si capisce perché Alleanza Nazionale non spuntava più del 10%. E non si rende neppure conto, il Ronchi, dico, che sarebbe forse il caso di starsene zitto. Ce lo racconta pure! Che ancora non si sanno, tutte codeste cose: neanche si trattasse di decidere quando prendere le ferie! Roba da matti. E dal cosiddetto fatto del “predellino” ad oggi, che hanno fatto? Cosa si sono raccontati? Di cosa hanno discusso: di calcio? Neanche si trattasse di cosucce da poco: rivoluzione su giustizia, lavoro, diritti civili, sussidiarietà, ambiente, politica internazionale. Poveri noi!
Intanto il “presidente” continua a tirare un colpo al cerchio e uno alla botte, ad usum delle luci della ribalta, che ogni giorno chiedono sangue: e invece di mantenere un decoroso riserbo (come serebbe doveroso), invece di mantenere un “abito” strettamente istituzionale, esterna, esterna, su tutto lo scibile, e recita a soggetto: da Israele al Corano, dalla giustizia... aspettiamo trepidanti la prossima uscita.
Poi si va colazione col Cavaliere, tanto per schiarirsi le idee: pare di leggere le Avventure di Pinocchio, quando il malcapitato andò a cena con la volpe e il gatto... Sì, proprio quella! Di quando “la Volpe, per tornagusto si fece portare un cibreino di pernici, di starne...” Ovviamente il conto lo dovette pagare Pinocchio. Ovviamente, in senso metaforico, s’intende, se nell’ingenuo Pinocchio ci volessimo identificare, non andremo certo a reclamare dal giudice: di questi tempi, poi, ci sarebbe da essere condannati a morte! Non racconteremo quindi a nessuno di essere stati messi in mezzo...
Per intanto anche il “reggente” La Russa, sottolinea, e mancano solo due mesi – sottolineo io – "vi è ancora una dialettica poiché il nuovo soggetto dovrà avere regole precise sulle modalità di scelta della classe dirigente e sulle decisioni politiche...” C’è da mettersi le mani nei capelli, non vi pare?.
Mi paiono un po’ come quei figlioli “imbecilli” che dopo aver ereditato una fortuna dai genitori, in pochi mesi scialacquano tutto. In barba ai tanti sacrifici: nessun rispetto!
Eppoi mi viene alla mente l’epilogo della “Descrizione del modo tenuto dal Duca Valentino nello ammazzare Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da Fermo, il Signor Pagolo...” Ma non starò punto a tirarla lunga, dato che le molte, moltissime osservazioni da fare su questa “faccenda” sono già state fatte, le cose da dire dette, anche se ancora la lingua “prude”.
Quello che si sta consumando è un vero e proprio suicidio politico. Sono cose che succedono. Bisogna rassegnarsi!
Ad ogni buon conto non si illudano, se anche in uno scatto, “improbabile” ma sempre possibile, ci dovessero ripensare, se anche facessero un passo indietro, hanno perduto comunque ogni credibilità...

Bruno Stepic

San Martino, 20 gennaio 2009

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