mercoledì 28 gennaio 2009

Complesso di inferiorità (democratica)








Un paio di giorni fa mi sono imbattuto, per caso, in una delle solite trasmissioni radiofoniche, dove lo psicologo, all’istante, trova la soluzione dei vari problemi dei radioascoltatori (è da osservare che Freud, la Klein o altri “padri” della materia impiegavano decine di sedute: miracoli del progresso!)
In breve, il giovane radioascoltatore intervenuto in trasmissione, oggi laureato in ingegneria, lamentava di aver maturato un forte disagio, che gli aveva acuito un innato – forse – complesso di inferiorità. La causa del suo stato di malessere, del suo complesso di inferiorità, di diversità, il senso di esclusione dal gruppo (il cui ricordo egli aveva evidentemente cristallizzato) derivava dal fatto che lui, in compagnia di amici, avendo un giorno osservato che col mutare delle stagioni variava il punto in cui il sole fa capolino o tramonta sull’orizzonte, si era sentito dare coralmente, ripetutamente, insistentemente del cretino, dato che per la maggioranza dei suoi amici, codesta mutazione era semplicemente dovuta all’ora legale!... Così il malcapitato aveva dovuto piegarsi all’evidenza della verità democratica: era diventato il cretino del paese.
Non commenterò, il fatto si commenta da solo! Anzi dirò che ad ogni buon conto ritengo anch’io che il “sistema” democratico, sia il migliore fra quelli che ci è dato conoscere. Pur con tutti i suoi grandi limiti.
Epperò non sarà arduo rendersi conto di come è possibile, molto facilmente, orientare il pensiero di codeste fragili menti, di codeste maggioranze di paese e di città, le quali senz’altro riottose alle inoppugnabili verità della fisica, dell’astronomia, della matematica, ‘della statistica’, della logica... saranno di contro benissimo disposte verso le fole degli astrologi, maghi, ciarlatani d’ogni risma e perché no, già, perché no, di tutti i media presi nel loro complesso, di questi moderni e sofisticati persuasori.
Ora, da uomo di destra (attualmente senza partito: cane sciolto, si diceva una volta), che ha sempre cercato di essere equilibrato nei propri giudizi, che quando ha avuto responsabilità di pubblico amministratore non ha mancato, se del caso, ovvero quando li riteneva giusti e finalizzati a soddisfare gli interessi veri della comunità, non ha mancato – dicevo – di votare provvedimenti proposti dalla sinistra, andando contro, evidentemente, agli interessi della propria “bottega” politica... Ora, da uomo di destra, dicevo, per l’uggia che provo, a volte per la rabbia, anche, di vedere stravolti i dati oggettivi della realtà, io penso si possa affermare serenamente, con tutta l’obiettività di cui si può essere capaci che l’accanimento mediatico contro il Cav. Berlusconi è esagerato, squilibrato, che insomma passa la parte. Che senz’altro non è punto “riequilibrato” dal fatto che egli possegga alcune reti televisive e testate giornalistiche. E nemmeno credo (ma forse sarò un ingenuo), che il Cavaliere abbia bisogno di rubare le caramelle dalla tasca dei bambini nei parchi giochi. Insomma non credo assolutamente che tutto quello che egli fa sia finalizzato al proprio esclusivo interesse: sono sicuro che con le sue disponibilità, invece di sottoporsi alle offese più volgari, all’odio e al linciaggio mediatico del quale è oggetto da anni, potrebbe senz’altro andare... e starsene su un’isola del pacifico a godersi gli anni che gli restano.
Ora io non amo Berlusconi, come non lo odio, dato che non odio nessuno, mi è anzi indifferente, pur tuttavia tutto questo accanimento mi disturba. E si badi, tengo a sottolineare che, non avendo più un partito di riferimento forse alle prossime elezioni non andrò neppure a votare. Ma come cittadino comincio a provare quasi simpatia per lui, perché non comprendo e non apprezzo questa sinistra livida, viscerale, patetica delle trasmissioni televisive della Dandini, dei Santoro, dei Travaglio, né le vignette cretine di Vauro, né le battute insulse dei cento altri, a cominciare da quella parodia di pagliaccio che è Benigni, né dei pennivendoli da strapazzo e delle “grandi firme” ruffiane... Non posso apprezzare la pseudo satira rozza, logora, banale, idiota, mancante di guizzo, d’intelligenza, tutta appiattita sui luoghi comuni... Ma certo, comprendo, non è più il tempo di Petrolini, né del suo Nerone...
Insomma non apprezzo le falsificazioni, le mistificazioni,... la disistima che certi politici hanno dell’elettorato, allorquando per servirsene strumentalmente mentono e falsificano i dati, come non sopporto più, perdonerete, la sinistra dello stupido, idiota controcanto che a tutti costoro sento fare ogni mattina al popolino più beota, che non sa manco di cosa si parla, dal giornalaio, dal barbiere, alla fermata dell’autobus... dove tutto è colpa di Berlusconi,... anche se uno ha le corna!
Ma allora, si dirà, come mai, se così stanno le cose... come mai il Berlusconi ha vinto anche questa volta?... Allora, si dirà, questi media, tutti contro Berlusconi, che persuasori occulti sono? Non doveva allora stravincere la sinistra?
L’osservazione potrebbe essere logica, giusta (anche), se non ché si deve osservare che: in primo luogo gli italiani non sono del tutto beoti e sono stufi e arcistufi di tutta quell’altra baracca; in secondo luogo che può essersi verificato un effetto “paradosso” per cui il risultato ottenuto è contrario; per finire, che noi italiani siamo fondamentalmente “buoni”, vomitiamo bontà addirittura, e quindi, superata l’indifferenza iniziale, siamo sempre pronti ad andare in soccorso di chi ne sta “buscando”. Specie se non ci costa nulla, come un voto.

Bruno Stepic

San Martino, 28 gennaio 2009

1 commento:

  1. Vero, intenso, reale quello che scrive. Ho letto il blog. Sono un fan accanito di Bruno. Quanto cose imparo da lui. Il senso dell'ironia, della strategia, la sua mente eccelsa. Che bella mente che ha Bruno. Sarei curioso di sapere chi c'è veramente dietro quell' immagine. A volte penso che Bruno sia un critico d'arte. Vedi ...i quadri che mette, appropriati, precisi. Altre volte penso che sia frutto di un team di giornalisti appartenenti a qualche giornale storico, tipo non so ,"il Secolo". Altre ancora credo che trattasi di un cardinale in pensione sostenuto dal Vaticano. A volte ,nei suoi scritti, usa la passione di Racine, altre ancora la compostezza di Italo Calvino.
    A volte penso che in realtà Bruno abbia il vigore di un trentenne, biondo, alto con gli occhi chiari. E se fosse una donna vecchia ed arcigna? Una donna che ha avuto tanti mariti e le ha sepolti tutti...Chissà ...chi è Bruno?.
    Forse è un grande attore, un Gustavo Modena! un Ernesto Rossi! E se fosse un medico...sì un medico. Un chirurgo, sì perchè ha una capacità analitica, scientifica, nel vivisezionare i fatti...o altrimenti ...un musicista folle, che ormai conosce lo spartito... e può improvvisare. Ma ,senti, detto fra me e te, non mi interessa sapere chi è Bruno. Mi basta poter continuare a leggerlo, non mi stanco mai di leggerlo. Non me ne volere e soprattutto non metterti in competizione con Bruno. Bruno è Bruno!
    G.

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