ancora per Gli autobus (sulla via di Damasco)

L’amico Daniele, ha molto gentilmente degnato di attenzione, con preziose osservazioni, la mia noterella di ieri sulla questione degli “autobus” genovesi. Cfr. http://www.forumpolitico.org/viewtopic.php?f=22&t=1287&sid=8d857ba9fbeaae96a58b0ac4017d6a05.
Il suo scritto, come spesso succede con le ciliegie (una tira l’altra) ha indotto in me altri pensieri, altre considerazioni...



Ma potrei certo, fra le antiche letture, richiamare allo sterminio dei Catari, le persecuzioni verso i Patari, gli Arnaldisti, i Poverelli... (una finestrella su codesto periodo è socchiusa anche dal “Nome della Rosa”...
Per “passare” dalle cose dell’arte mi piace rammentare di quando Paolo Veronese fu inquisito per la “Cena” commissionatagli dai conventuali di San Zaccaria... E potrei continuare parecchio con i flashbacks, con le tante cose che al riguardo, via via mi vengono a mente. Tutti ricordi, e pensieri anche, che, ne sono sicuro, hanno contribuito al formarsi delle mie idee attuali.
Sono oggi convinto, infatti, che l’ecumenismo, di cui legittimamente, in questo torno di tempo, il Cattolicesimo va in cerca (e quello di cui andare in cerca può stabilirlo solo “lui”), è in forte contrasto, nella sua propria essenza, col carattere stesso intrinseco nella religione, quale almeno è dimostrato (mi pare certificato) dalla storia. Infatti il carattere vero, cioè storico (o più correttamente quello che io colgo nella storia), è quello dell’intolleranza: dato che il suo opposto (dialogo, comprensione, tolleranza) portano inevitabilmente a relativizzare ciò che è (e se c’è dev’essere) l’Assoluto.
Salvo che per le religioni più blande, come sono in genere le politeiste, le panteiste, le animiste... (mi pare) l’intolleranza è quindi un “bene”, una necessità della religione medesima (che per conservare la fede - ovvero la propria fermezza, solidità: stato - deve difendere l’assunto della verità di ciò che crede). Quello della Controriforma, del Barocco, dell’Inquisizione è al riguardo un esempio che funziona benissimo.
Come religioni, né più né meno, purtroppo, si comportano le varie “fedi” ideologiche, che assumono gli stessi caratteri d’intolleranza (anche quelle che, come il comunismo, sono una filiazione del tollerante Illuminismo. Strano, al riguardo, il fatto che certa sinistra stia sulle barricate con gli integralisti di Hamas... Forse in codesto caso ad unire è proprio il collante affine dell’integralismo, chissa!). Credo si possa dire che ogni convinzione assoluta (cioè senza la minima riserva) è pericolosa. Da qui l’odio e il sangue. Assurdi!

Bruno Stepic
San Martino, 24 gennaio 2009
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