martedì 13 gennaio 2009

Scusate ma non capisco

Premesso che non sopporto qualsivoglia forma di integralismo, religioso o politico che sia, di conseguenza resto assai perplesso di fronte alle posizioni che la sinistra nazionale assume ed ha assunto da sempre nei confronti del Cav. Berlusconi (che sia ben chiaro io non amo).
Passi pure che gli avversari politici di primo livello non gli abbiano perdonato di aver loro soffiato il “potere” l’indomani di Tangentopoli (correva l’anno 1994, ricordate?) e che abbiano inteso instillare nel loro popolo un sentimento di odio (come è sempre stato nella sinistra: fino a mentire spudoratamente, su tutto, fino al linciaggio morale degli avversari...), passi pure codesto, ma come il popolo di sinistra abbia abboccato (a tutti i livelli) così bene, mi lascia a dir poco sconcertato.
Serpeggia per tutto un odio cieco, viscerale, ottuso di un integralismo che lascia a dir poco allibiti.
Io sapevo, egli studi di un tempo me lo confermarono, che la sinistra era figlia della Rivoluzione francese, che aveva quindi a che fare, almeno nelle sue radici, col Razionalismo illuminista, del quale la Rivoluzione era figlia; e che aveva conseguentemente a che fare col Positivismo, ovvero con la Ragione, con la Scienza, con la matematica, la fisica, il calcolo e via discorrendo (lasciando ad altri tutte le questioni inerenti sentimento, per loro natura irrazionali e quindi irragionevoli): tutte cose insomma lontane anni luce, e davvero agli antipodi dell’atteggiamento ottuso di odio cieco e irriflessivo (da crociata, ma oggi si potrebbe ribaltare dicedo da integralismo islamico) che colgo ogni giorno per tutto.
Insomma, siamo quasi giunti a invocare l’esorcismo contro un Uomo, e la sua gente, che rappresenterebbe “il male assoluto” (non quello di Fini - di cui si dirà in altro momento-). Così, è tutto male. Non possono esserci per partito preso cose buone: fino al punto, all'assurdo, che qualcuno lo sogna nei parchi pubblici a rubare le caramelle nelle tasche dei bambini. E’ semplicemente ridicolo! offende l'intelligenza e vorrei caldamente che certo non tutti, ma almeno qualcuno nel popolo della sinistra nazionale vi facesse sopra la sua brava riflessione.
Così, conseguentemente ed a caduta, si assumo atteggiamenti e posizioni di dura contestazione fin nella mobilitazione di piazza. Tanto per citare un paio di questioni: non capisco il senso della levata di scudi della sinistra, anche sindacale e universitaria verso una riforma (quella Gelmini) che intende rendere trasparenti i concorsi, svecchiare l'organico docente e togliere i privilegi ai Baroni (vi ricordate, vetero sessantottini, i tanto odiati e vituperati Baroni contro cui combattevate? Sono i medesimi che oggi la sinistra piazzaiola, giovanile, studentesca, sindacal no-globalizzante difende: quelli stessi Baroni che vi fot...o i figli tutti i giorni nell’Università); a meno che indebolire codesti privilegi non significhi minare il sistema di clientele culturali e pseudo-culturali imbastito i decenni dalla sinistra di potere, per controllare e gestire il potere culturale (vi ricordate cosa interessava di più al compagno Togliatti? Cultura e Giustizia! rammentate?), e che il popolo della sinistra che scende in piazza non sia ancora una volta nella commedia l’utile idiota che difende i privilegi degli altri, della casta e di un consolidato sistema di potere.
Ciò vale pari pari - come evidenza vuole - per la questione Giustizia (leggi riforma della) dove ottusamente, come cercavo oggi di osservare su http://www.forumpolitico.org/ si corre il rischio, per la medesima viscerale ottusità, di “gettare il bambino con l’acqua sporca”, dato che è nell’interesse di tutti, a cominciare dal popolo, realizzare le garanzie di giustizia che solo la separazione delle carriere può consentire.
Certo si risponderà: ma il Berlusconi fa il proprio interesse! E che, tutti quegli altri, amici vostri, non l'hanno fatto? non intendono continuare a farlo? Carto se così non fosse la nostra Italia non sarebbe tanto malconcia.
E per quanto mi riguarda, credetemi, penso proprio che il Cav. B. fra tutti gli Innominati di sinistra (quelli bravi e onesti che fanno solo gli interessi del popolo) sia quello che i propri interessi li fa di meno.

bruno s.

San Martino, 13 gennaio 2009

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